Con una mossa sconcertante che ignora le strategie di sanità pubblica basate sui dati, l’Unione Europea sta prendendo in considerazione un divieto su vasta scala delle bustine di nicotina. Smoke Free Sweden condanna fermamente una proposta così arretrata, sottolineandone il potenziale di sabotaggio dei progressi compiuti nella riduzione dei tassi di fumo in tutta Europa.
Questa informazione è stata portata alla luce dall'eurodeputato dei Democratici svedesi Charlie Weimers, che ha esposto un rapporto segreto dell'UE che sosteneva il divieto. Il documento rientra nei lavori preparatori per l'aggiornamento del Regolamento sui prodotti del tabacco, previsto nel 2024.
Il dottor Delon Human, leader dell’iniziativa Smoke Free Sweden ed ex consigliere sanitario di tre direttori generali dell’OMS, ha dichiarato: “Se questo è vero, e l’UE sta pianificando di vietare completamente un’alternativa comprovata e meno dannosa alle sigarette, penso che siamo nella posizione di chiederci davvero perché l’UE stia tentando di riportare il fumo. Questo tipo di azioni non faranno altro che costringere le persone a tornare alle sigarette combustibili”.
È istruttivo guardare al Belgio, un paese che ha recentemente vietato le bustine orali di nicotina, uno dei prodotti a minor danno che è stato fondamentale per il successo della salute pubblica svedese. Il divieto del Belgio non ha senso ed è un’occasione mancata per la salvezza di vite umane. Se il Belgio avesse emulato l’approccio svedese alla riduzione del danno tra il 2000 e il 2019, si stima che si sarebbero potuti evitare fino a 90.570 decessi legati al fumo. Ciò rende il divieto del Belgio non solo incoerente, ma anche tragicamente fuorviante.
Un divieto a livello europeo va contro l’evidenza che mostra come le bustine di nicotina e lo snus siano stati determinanti nel ridurre i tassi di fumo in Svezia, che ora si attesta vicino a meno del 5% della popolazione che fuma, un record europeo.
Anders Milton, un noto esperto di sanità pubblica svedese, ha osservato: "La proposta dell'UE di vietare le bustine di nicotina contraddirebbe la sua stessa missione di proteggere la salute e il benessere dei suoi cittadini. Il record esemplare della Svezia nella riduzione del tasso di fumo dovrebbe servire da caso di studio per ciò che si può ottenere quando le strategie di riduzione del danno vengono abbracciate anziché respinte."
"Questa sarebbe una proposta sconsiderata se diventasse realtà, e i suoi risultati saranno sicuramente visibili nei nostri sistemi sanitari pubblici per decenni a venire, in termini di vite perse. Concentriamoci su strategie che hanno dimostrato di ridurre i danni e di salvare vite umane, piuttosto che prendere decisioni basate su ideologie o informazioni distorte", ha concluso il Dr. Human.
Smoke Free Sweden chiede ai politici, agli operatori sanitari e al pubblico di contestare questa proposta dannosa e di continuare a sostenere approcci basati sull’evidenza per affrontare la crisi del tabacco in Europa.
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